Come FINGERE di saper SUONARE il PIANOFORTE anche se non lo distingui da un toast (o: A che punto siamo arrivati…)

Prima che iniziate a correre all’impazzata urlando che finalmente potrete suonare Rachmaninov, sappiate che questo trucchetto serve solo a non far venire la pelle d’oca quando decidete di toccare in sequenza i tasti di un pianoforte. Sembrerà anche stupido, ma può salvarvi la faccia davanti alla ragazza che volete amare stasera (toccate qualche tasto e quando lei vi chiede ansimando di continuare ditele che avete deciso di smettere dopo aver vinto il campionato mondiale, perché ormai non avete più stimoli).

Il trucco sta nel premere soltanto i tasti neri.

Per qualche strana teoria musicale, in questo modo è impossibile suonare un motivetto raccapricciante. Potreste persino riscoprirvi compositori e, chissà, arrivare secondi al Festival di Sanremo dell’anno prossimo.

C’è qualche musicologo che può spiegarci perché funziona, e magari suggerirci qualche altro trucchetto?

Leonardo

17 commenti su “Come FINGERE di saper SUONARE il PIANOFORTE anche se non lo distingui da un toast (o: A che punto siamo arrivati…)”

  1. Non ne so niente di musica ma una volta uno mi disse che i neri sono alla distanza giusta per fare un accordo.
    Anche il commento di oggi è stato fatto

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  2. Perchè compongono la scala pentatonica, il discorso è piuttosto lungo, comunque detta in soldoni è derivata dalla normale scala diatonica, togliendo le due note critiche da gestire. Quindi invece di vagare tra 12 note col rischio di sbagliare, vagate tra le 5 che stanno meglio tra di loro. Questa scala la potete fare ovviamente in ogni tonalità (e sarà composta da note diverse) ma solo in questa avete esclusivamente tasti neri, nelle altre vi beccate anche i bianchi… La scala in questo caso è una pentatonica maggiore di FA# o una pentatonica minore di RE#… Specialmente quella minore è utilizzata nel blues dove viene aggiunta una nota che in questo caso è il tasto bianco al centro tra i tre di fila neri… Potete notare che includendola la melodia avrà un sapore più blues…
    Buon divertimento!
    E

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  3. La pentatonica è una scala presente in praticamente ogni cultura musicale, quindi con un po’ di orecchio non è difficile simulare un mood orientale, africano, country, etc. Inoltre anche suonate insieme le 5 note risultano difficilmente dissonanti, e distanziandole un po’ possono generare dei fortunati effetti jazzistici.
    Per approfondire: http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_pentatonica

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  4. I “tasti neri” corrispondono alle note della scala pentatonica, in tonalità fa# magigore se non vado errato (non sono un pianista!). Insomma sono le cinque note (PENTAtonica, potere del greco antico) che costituiscono questa “riduzione” della scala diatonica, davvero eufonica, semplice e usatissima.

    Ad ogni modo si ha pressappoco lo stesso effetto suonando solo i tasti bianchi! Sono i sette gradi della scala maggiore in do…

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  5. è veroooooooo, spingendo solo i tasti neri a casaccio ho suonato amazza Grace in modo impeccabile, non conosco la conzone mi fido di quanto mi hanno detto gli amici!
    Bellissimo sto sito, complimenti!

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  6. ciao a tuttiiii
    io suono il piano a scuola e chi vuole far vedere che suona il piano
    basta che fa le scale tipo
    il primo tasto il terzo tasto il quinto tasto e cosi via e si puo fare questo anche con i neri tipo il primo tasto poi il secondo poi il teszo e premerli a caso cosi come va
    ciao e grazie di avere letto

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  7. Non mi sono mai posta questo problema perchè provengo da generazioni di musicisti e, bene o male, ho sempre suonato qualche pseudo-musichetta.

    Molti hanno dato come spiegazione il fatto che sono le note della scala pentatonica.
    Spiegandolo più terra a terra, i tasti neri sono molto in armonia fra di loro.

    ESEMPIO DI BUGIA PARA-NATICHE:Se premete i tasti in scala, a volte anche alternandoli, vi sembrerà una musichetta orientale. Quindi, se volete pararvi le natiche, schiacciate in sequenza quei tasti e poi dite di aver imparato la melodia da un vostro amico cinese dell’università o balle varie, volendo potete dire anche di averla imparata su youtube e che quella che state suonando è di Sakamoto.

    Fonte: pianista ed esperta nippomane

    PS: Leo, amo questo sito, ti stimo davvero

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  8. Io invece entro in bagno ….faccio. …poi mi alzo. ..mi lavo le mani …poi tiro lo sciacquone. ..e quando esco mi rilavo le mani ….

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  9. Il motivo è che i tasti bianchi corrispondono alla scala di La minore( o Do maggiore). Tutte le note dei tasti bianchi sono infatti solo le note naturali, (ovvero do re mi fa sol la si), che hanno tra loro una relazione proporzionale specifica e che creano la cosiddetta scala maggiore o minore. In effetti anche suonando in questa scala si potrebbe attraverso opportuni accorgimenti suonare i “tasti neri”, ma farlo in maniera inadatta fà subito notare la completa inattitudine al suonare. Spero di essere stato d’aiuto.

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  10. Vorrei specificare che non si tratta di una scala pentatonica bensì eptafonica. E’ formata da 7 note e non da 5. La pentatonica semplicemente elide le note piu difficili da suonare nelle scali maggiori o minori. Spero di essere stato d’aiuto.

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